In questi mesi, prima che ciclisti ed appassionati sportivi e della natura, abbiamo dovuto ritornare ad essere responsabili cittadini mettendo al primo posto la salute nostra e dell’intera comunità.
Lei, la natura, ha continuato invece a strizzarci l’occhiolino, risorgendo dall’inverno e manifestandosi in una bellezza ancora più prorompente, con giornate bellissime, colori e profumi che i più fortunati di noi hanno solo potuto percepire senza potercisi immergere.
Ora che la fase acuta sembra essere passata, è auspicabile che si riprenda a pensare diversamente a quello su cui eravamo chini.
Ora possiamo e dobbiamo pensare sicuramente ad utilizzare la nostra passione per “il vento in faccia” per alleggerire, ridurre, rendere sostenibile la mobilità ed il rientro al lavoro di milioni di persone. Ancora una volta, i ciclisti e non solo sono chiamati oggi ad utilizzare il “bike to work” ed a incentivare le amministrazioni a creare condizioni economiche, stradali, di sicurezza per l’utilizzo della bicicletta.
La responsabilità sociale va trovata nel nostro intimo, ma può anche essere stimolata dall’associazionismo (vedi il progetto di FIAB sul Bike To Work), dai privati (ad esempio con l’adesione a CIAB, il Club delle Imprese Amiche della Bicicletta), dalla PA.

E se siamo cosi appassionati che bramiamo di tornare ad avventurarci in competizioni estreme di ultracycling o di bikepacking tecnico, dobbiamo ancora fare i conti con l’incertezza sulla possibilità che alcune manifestazioni sportive possano partire.
Anche io (Andrea) in questo momento ho visto cancellate le manifestazioni alle quali volevo partecipare, ma questo, ricordiamoci, è poco rispetto alla vita ed alla salute. Andiamo dunque avanti con la certezza che quando potremo ritornare serenamente alle avventure estreme lo faremo con un immutato entusiasmo, quello sì non cambierà mai. Questo è l’auspicio, l’augurio che ci facciamo, qui, in questo piccolo blog, e tra poco sui pedali.
A presto, e nel frattempo… bike to work, invadiamo le strade di biciclette, rendiamole sicure con una guida responsabile, utilizzando casco, luci e abbigliamento ad alta visibilità.
