Nell’anno della pandemia mondiale, dove tutti i programmi saltano e i sogni duramente rincorsi rimangono irraggiungibili, la natura e la passione aprono a inaspettate avventure pedalatorie. E’ così che sentito il caro Daniele decidiamo di concederci una settimana di “vacanza” col vento in faccia percorrendo uno dei tracciati che in questi anni sta riscontrando più interesse da parte di pedalatori “eclettici”.

Gli organizzatori dell’evento che quest’anno è stato sospeso sono inglesi, cioè nè francesi, nè italiani… e guarda cosa hanno tirato fuori… (pensi quando, percorrendo la traccia, ogni sforzo viene ripagato dalla bellezza che ti avvolge). Per iscriverti devi inviare una cartolina, niente costi, solo una donazione ad una associazione SSF Smart Shelter Foundation che ha progetti di aiuto in Nepal.
In breve, stiamo parlando di circa km.670, ben 17.000 metri di dislivello, no supporto, no entry fees, no timing, tracce disponibili su Komoot, punti di interesse e passaggio come Torino, Colle delle Finestre, Strada dell’Assietta, Briancon, Sampeyre, Strada dei Cannoni, Colle dell’Agnello, Isoard, Via del Sale, Rifugio Gardetta, Col de Turini… Nizza!
Il tracciato si sviluppa in generale al confine tra Italia e Francia, su ex strade militari di alta montagna, immerso in grandi paesaggi che ti portano a esclamare con frequenza: WOW!!!
Il terreno in diversi tratti è molto impegnativo, sia in salita che in discesa, per godersi la pedalata, ovvero il “Rally”, è necessario avere una gommatura generosa (da 47 in su per bici gravel) meglio ancora percorrerlo con una leggera (carbonio) mountain bike (front).
In particolare, la discesa dalla Strada dei cannoni (dal col du Sampeyre) e l’ascesa al punto più bello di tutto il percorso, la forcella e zona del Rifugio Gardetta, sono molto difficili. Per la salita al Gardetta è necessario un “portage” di un paio di chilometri in salita su sentiero di montagna. Una volta arrivati in forcella la vista si apre su quello che gli organizzatori chiamano “piccolo Perù”: un altipiano percorso da strade di montagna racchiuse da una cornice vastissima di cime. Il consiglio vivissimo è quello di fermarsi a dormire lassù per poter godere a pieno delle emozioni offerte dal paesaggio, dal silenzio, dalla stellata memorabile che la notte può regalare.
E’ vero, pedalare per 6 giorni facendo 3000 metri di dislivello al dì con bici cariche e spesso fuoristrada potrebbe essere difficile da sostenere per molte persone, ed è per questo che gli organizzatori hanno rilasciato delle varianti che tagliano i passaggi maggiormente impegnativi. Fare tutta la traccia è davvero duro, ma nel mio caso sono partito da una buona condizione di allenamento e sfruttando i riposi (cenando e dormendo sempre in strutture) ho potuto avere sempre la giusta energia per affrontare la giornata successiva.
Trattandosi di montagna e natura come dico sempre, non siamo noi che decidiamo, ma il meteo, e dobbiamo essere pronti a fare i conti con rallentamenti dovuti al maltempo: in questo caso alcune strade diventerebbero davvero impegnative e pericolose.
Inoltre abbiamo da fare sempre i conti con i mezzi tecnici, la bici e l’attrezzatura, elettronica e non, per il bikepacking. Io ho approfittato per testare diversi capi di 7Mesh (https://7mesh.com/), a mio giudizio il top in questo momento sul mercato, ed Elbec (https://www.elbec.it/it/) accessori in merino made in Dolomiti. Per 6 giorni io e il mio collega di avventure abbiamo portato i materiali oltre il limite d’uso consigliato e sono rimasto stupito che niente si sia rotto o rovinato.
Dunque è doveroso condividere il fatto che la mia 3T Exploro e i prodotti per il bikepacking di Vap Cycling ci hanno impressionato per la loro affidabilità. Vibrazioni (per usare un eufemismo), urti, appoggi sconsiderati della bicicletta e piccole cadute non sono riuscite a rompere qualcosa: tutto sempre funzionante, davvero un bel test superato.
Info: https://torino-nice.weebly.com/
Link alle tracce delle singole tappe e della varianti
4.1 TNR PtMarmora-Chialv-Tende
4.2 TNR PteMarmora-Preit-Tende
Per informazione scrivetemi su itercyclingblog@gmail.com